
La Nostra Diagnosi: Precisione e Affidabilità
La nostra diagnosi dell'umidità si distingue per:
- Tecnici esperti e qualificati
- Strumentazione all'avanguardia
- Analisi dettagliata delle cause dell'umidità
- Soluzioni personalizzate e durature
Effettuiamo la diagnosi dell’umidità presente nelle murature.
LA DIAGNOSI DELL’UMIDITA’ PRESENTE NELLE MURATURE
L'acqua presente nelle murature, spesso accompagnata o trasportata da sali, può causare processi di degrado fisico-chimico che compromettono finiture, intonaci e superfici murarie. Comprendere il contenuto d’acqua e di sali, insieme alla loro concentrazione, distribuzione e tipologia, è fondamentale per analizzare i movimenti e i meccanismi dei fluidi, come capillarità, condensazione ed evaporazione. L'analisi dell'umidità ha come obiettivo principale la mappatura della distribuzione, intensità ed estensione del problema, oltre a individuare le cause sottostanti. Questo è reso possibile attraverso monitoraggi, rilievi sul campo, misurazioni qualitative e quantitative, e l’impiego di metodologie non invasive o parzialmente invasive. Inoltre, l’analisi chimico-fisica dei sali solubili presenti o trasportati nelle murature rappresenta un passaggio essenziale. Grazie alle moderne tecniche diagnostiche, oggi è possibile effettuare verifiche estremamente affidabili, utili per raccogliere informazioni dettagliate sullo stato fisico degli edifici o delle loro singole componenti, oltre che sui fenomeni di degrado che si manifestano nel tempo. Tra queste tecniche, la termografia merita una menzione speciale: i recenti progressi tecnologici delle termocamere di nuova generazione l’hanno resa una soluzione particolarmente efficace per la diagnosi dell’umidità nelle murature e dei processi di deterioramento. La termografia, grazie alla sua versatilità e al carattere completamente non invasivo, è oggi una delle metodologie più diffuse nell’ambito delle indagini non distruttive (N.D.). Per ottenere dati utili al progetto o all’esecuzione di un intervento di risanamento efficace, spesso si integra la termografia con il metodo ponderale termogravimetrico. Per una maggiore chiarezza, entrambe le tecniche saranno descritte in dettaglio nei paragrafi seguenti.
IL METODO DELL'ANALISI TERMOGRAVIMETRICA PONDERALE
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Il nostro processo inizia con una dettagliata scansione termografica della superficie da analizzare. Successivamente, eseguiamo perforazioni mirate in punti strategici utilizzando un trapano a velocità regolata (*). Da queste perforazioni preleviamo piccole quantità di polvere, campionandole a diverse profondità e altezze, determinate in base alle specifiche esigenze del caso, rispettando rigorosamente gli standard Nornal 8/83 e UNI 11085/2003.
I campioni raccolti vengono sigillati immediatamente in contenitori ermetici e trasportati al nostro laboratorio, dove subiscono un'analisi ponderale (o termogravimetrica). Questo processo include essiccazione e pesatura con bilance di alta precisione, garantendo risultati affidabili e accurati per comprendere a fondo il livello di umidità presente.
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(*) La fase di perforazione e prelievo richiede massima precisione. Il trapano viene utilizzato a basse velocità (non superiori a 150 giri/minuto) per evitare il surriscaldamento della punta, minimizzando il rischio di evaporazione accidentale dell'umidità contenuta nel materiale.

Durante la fase di essiccazione, la variazione della massa del campione viene monitorata continuamente in un’atmosfera controllata, in funzione della temperatura e del tempo. I risultati dell’analisi sono rappresentati graficamente in un diagramma, in cui la temperatura o il tempo sono indicati sull’asse orizzontale (ascissa) e la variazione percentuale della massa sull’asse verticale (ordinata). Questo grafico è comunemente conosciuto come "Curva di decomposizione termica". In alternativa, il dato può essere ottenuto mediante il metodo di pesata umido/secco, che calcola la percentuale ponderale basandosi sul peso umido o secco del campione. Questo approccio è il più comunemente utilizzato nell’analisi. Per eseguire queste misurazioni si utilizza una Termobilancia, uno strumento il cui forno opera generalmente in un intervallo di temperature che va dalla temperatura ambiente fino a 1500 °C, superando, in alcuni casi, il punto di fusione dei materiali analizzati. La velocità di riscaldamento è regolabile, partendo da poco più di 0 °C fino a un massimo di 200 °C al minuto. Un aspetto critico riguarda le proprietà teoriche e sperimentali del campione: parte dell’acqua presente non è libera, ma legata ai cristalli idrati dei sali presenti al momento del prelievo. Questa acqua è in una condizione instabile e temporanea, in equilibrio idrico dinamico, sottoposta a continui scambi di evaporazione e assorbimento con l’umidità dell’aria circostante la muratura. Pertanto, le condizioni microclimatiche, come temperatura, umidità relativa (sia interna che esterna) e ventilazione, giocano un ruolo fondamentale, influenzando l’equilibrio termo-igrometrico della struttura. Le analisi ponderali risultano quindi valide solo in un determinato momento, poiché descrivono lo stato igrometrico dell’opera in un istante specifico, soggetto a variazioni nel tempo. Per ottenere risultati più accurati, è essenziale monitorare costantemente i parametri di temperatura, umidità relativa e ventilazione durante tutto il periodo dell’analisi. Un elemento cruciale da considerare è la scelta dei punti di prelievo dei campioni, che devono essere il più rappresentativi possibile per garantire risultati affidabili. Si consiglia di affiancare all’analisi ponderale l’analisi termografica: seppur qualitativa, questa tecnica fornisce una rappresentazione visiva della distribuzione dell’umidità nella muratura durante l’evaporazione, facilitando l’individuazione dei punti di prelievo più idonei. È importante sottolineare che il metodo basato sul carburo di calcio, sebbene utilizzato per misurare l’umidità in profondità delle murature, è spesso considerato meno affidabile e più complesso rispetto al metodo ponderale termogravimetrico, a causa della maggiore attenzione e delle precauzioni necessarie per eseguirlo. Inoltre, i metodi che utilizzano strumenti a contatto, come quelli basati su tecnologia a microonde o resistenza elettrica, sono meno diffusi e caratterizzati da una precisione inferiore. Questi strumenti presentano un’elevata incertezza di misura, dovuta all’applicazione di una taratura “universale” non specifica per diverse tipologie di materiali o condizioni ambientali.
IL METODO DELL’ANALISI TERMOGRAFICA
Il fenomeno dell'umidità e il ruolo cruciale dell'analisi termografica
La termografia, applicata all’edilizia e al restauro, è uno strumento essenziale per condurre diagnosi qualitative che permettono di identificare e comprendere patologie e fenomeni di degrado. Uno degli utilizzi più emblematici è il monitoraggio della distribuzione dell’umidità all’interno delle murature.
L'umidità, complessa e spesso difficile da rilevare a occhio nudo, può manifestarsi in modi nascosti e con concentrazioni variabili. La sua diffusione e intensità dipendono in larga misura dalle condizioni microclimatiche e ambientali, influenzate dagli scambi termo-igrometrici tra l’edificio e il suo contesto circostante.
La comprensione delle caratteristiche dei materiali della muratura e delle finiture è fondamentale, poiché il processo di evaporazione è strettamente legato al gradiente di umidità relativa tra il muro e l’aria circostante. In altre parole, la differenza nella concentrazione di vapore acqueo tra la superficie e l’ambiente influisce direttamente su come e quanto l’umidità evapora.
In questo contesto, è evidente che la velocità di evaporazione risulta profondamente condizionata dalle condizioni microclimatiche. Il flusso di evaporazione, inoltre, genera un raffreddamento variabile della superficie a causa di un processo endotermico (dovuto all’assorbimento di calore). Questo fenomeno dipende strettamente dal contenuto d’acqua, dalla permeabilità e dalla porosità dei materiali coinvolti.
Grazie alla sua capacità di analizzare questi aspetti, la termografia, basata su immagini a infrarossi, si dimostra uno strumento diagnostico efficace. Essa consente di mappare il flusso evaporativo su una superficie, rivelandone distribuzione e concentrazione. Attraverso questa tecnica è possibile individuare con precisione le aree con il maggior flusso evaporativo.
Quando l’acqua è presente nelle murature, le anomalie termiche rilevate in condizioni di regime termico passivo si manifestano come zone più fredde, quindi visivamente più scure. Al contrario, in un regime termico attivo, dove è presente un apporto di calore, tali anomalie appaiono come aree più calde.
È importante sottolineare che l'efficacia dell'analisi termografica dipende fortemente dalle condizioni ambientali. In situazioni di saturazione di umidità nell’aria o di basse temperature, l’affidabilità della termografia come strumento diagnostico può risultare compromessa.
temperature.
Gli studi scientifici hanno stabilito che le condizioni ambientali ottimali per analizzare la distribuzione dell’umidità nelle murature attraverso la Termografia sono le seguenti:
- Umidità relativa (U.R.) non superiore al 70-80%
- Temperatura ambiente (T. ambiente) non inferiore a 6 °C
- Assenza di riscaldamento diretto

Condizioni avverse possono compromettere il flusso evaporativo, riducendo l’efficacia dell’analisi termografica e impedendo di ottenere risultati attendibili. Per questo motivo, è preferibile evitare di eseguire la termografia subito dopo precipitazioni piovose. Monitorare il comportamento nel tempo, ripetendo l’indagine in diverse stagioni o a intervalli regolari, è essenziale per capire se il fenomeno osservato è costante, ciclico o occasionale. È importante ricordare che ogni rilevazione termografica fornisce una rappresentazione temporanea dello stato termo-igrometrico, riferita esclusivamente al momento in cui viene effettuata.
In generale, la mappatura dell’umidità tramite termografia rappresenta un’indagine qualitativa preliminare, utile per orientare eventuali approfondimenti quantitativi. Questi ultimi possono includere il metodo ponderale termogravimetrico, che consente di misurare con precisione l’effettiva concentrazione di umidità, anche negli strati più interni della muratura. Allo stesso modo, per la mappatura del degrado causato dai sali derivanti dall’umidità presente nelle murature, una termografia ben eseguita permette di valutare rapidamente, e con buona accuratezza, la distribuzione e la concentrazione dei sali. Tuttavia, per comprendere appieno il fenomeno del degrado, è fondamentale identificare sia la tipologia che la concentrazione dei sali, poiché questi sono i principali responsabili del deterioramento delle superfici. Per completare l’indagine, è sempre consigliabile effettuare un campionamento e un’analisi dei sali tramite cromatografia ionica, così da ottenere un quadro completo e affidabile della situazione.
Sebbene ciò possa richiedere ulteriori analisi quantitative leggermente invasive, come il prelievo di campioni, è sempre opportuno iniziare con una valutazione preliminare completamente non invasiva. Questo approccio consente di analizzare in modo ampio e dettagliato il contenuto e la distribuzione dell’umidità sulle superfici, sfruttando le potenzialità della tecnica termografica.
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