
Cappotto in EPS
Cappotto Termico
Cos'è un cappotto termico
Cos'è il cappotto termico?
Il cappotto termico, noto anche come isolamento a cappotto o sistema di isolamento a cappotto, è una soluzione costituita da diversi materiali applicati esternamente alle facciate degli edifici. Questo sistema garantisce un isolamento termico ottimale, migliorando l'efficienza energetica dell'immobile.
Grazie alla sua capacità di ridurre gli sprechi energetici, il cappotto termico rappresenta uno degli strumenti più efficaci per la riqualificazione energetica e per il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento stabiliti dalle normative europee.
Posa del cappotto termico
L'importanza del cappotto termico: la chiave per una riqualificazione energetica efficace. Un'installazione corretta del cappotto termico è essenziale, ma quali sono i fattori che garantiscono un sistema di isolamento di alta qualità?
La posa è senza dubbio un elemento cruciale per ottenere un cappotto termico performante. Tuttavia, grazie a oltre 30 anni di esperienza maturata in tutta Europa nell’installazione e nell’applicazione del cappotto termico, sappiamo che un risultato eccellente si basa sul rispetto di quattro pilastri fondamentali:
- Una progettazione accurata
- Una posa eseguita a regola d’arte
- L’uso di prodotti di alta qualità
- La certificazione del sistema di isolamento a cappotto
Seguendo questi principi, studi e applicazioni pratiche dimostrano che un cappotto termico esterno può durare oltre 50 anni, superando ampiamente i 25 anni indicati dalle direttive europee.
Materiali isolanti per cappotto termico

Pannello isolante EPS

Pannello isolante minerale traspirante

Isolante in lana di vetro

Pannello isolante in sughero

Gli elementi principali che compongono il sistema sono:
- Malta adesiva e collanti: utilizzati per fissare i pannelli isolanti termici al supporto.
- Tasselli: impiegati per il fissaggio meccanico dei pannelli isolanti alla facciata.
- Materiali isolanti per cappotto termico: disponibili in diverse tipologie come EPS, lana di roccia, fibra di legno, PIR, sughero, resina fenolica e aerogel.
- Rasanti e reti di armatura: applicati sopra l’isolante per garantire resistenza e stabilità.
- Intonaci di finitura: comprendono primer specifici per esterni e rivestimenti appositamente studiati per il cappotto termico.
- Accessori complementari: elementi indispensabili per completare il sistema, come reti angolari, paraspigoli, profili per zoccolature, raccordi, bordi e nastri di guarnizione.
- Accessori decorativi speciali: progettati per ricostruire fregi e decorazioni su facciate storiche o per crearne di nuovi, in base alle esigenze del committente e del progettista.

Su quali superfici è possibile applicare il cappotto termico?
Il cappotto termico può essere applicato su una vasta gamma di superfici, tra cui:
- Calcestruzzo tradizionale;
- Calcestruzzo alleggerito;
- Laterizi pieni e forati;
- Blocchi in cemento e agglomerati di laterizi;
- Blocchi in calcestruzzo cellulare;
- Pareti intonacate;
- Pareti intonacate e rifinite con pitture o rivestimenti minerali o sintetici;
- Superfici in legno, come pannelli resistenti all’umidità: legno lamellare X-Lam, pannelli multistrato, OSB tipo 3-4, Plywood, DHF, DWD, CTBX, CTB.
Consigli utili per la posa del cappotto termico
La posa di un sistema a cappotto termico richiede particolare attenzione per ottenere un risultato duraturo ed efficace. Ecco i principali aspetti a cui prestare attenzione:
- Temperature ideali: il supporto e l’aria devono mantenere una temperatura compresa tra +5°C e +35°C per almeno 24 ore consecutive.
- Protezione dal sole: evita che le superfici siano esposte alla luce solare diretta; se necessario, utilizza teli parasole sui ponteggi.
- Pioggia imminente: in caso di rischio di pioggia, è consigliabile predisporre teli protettivi per proteggere le superfici.
- Stoccaggio dei materiali: assicurati che tutti i materiali siano immagazzinati in locali adeguati, protetti da umidità e agenti atmosferici.
- Nessun additivo non autorizzato: utilizza esclusivamente i prodotti come indicato nelle schede tecniche, senza aggiungere additivi non previsti.
Quali sono gli elementi fondamentali?
Per realizzare una posa del cappotto termico a regola d’arte, il primo passo è fissare al muro le basi di partenza utilizzando tasselli ad espansione.
Un aspetto essenziale è la scelta di un collante per cappotto adatto per l’isolamento termico. Il collante deve essere applicato seguendo il metodo a cordolo con tre punti centrali oppure, su superfici complanari, attraverso il sistema di collaggio totale con una spatola dentata in acciaio inox. È fondamentale che il collante copra almeno il 40% della superficie totale del pannello isolante per garantire un’adesione efficace e duratura.

Per garantire un'installazione corretta del cappotto termico, i pannelli isolanti devono essere posati con tecnica a “mattoncino”, sfalsandoli di almeno 25 cm e procedendo dal basso verso l’alto. Eventuali spazi vuoti tra le lastre devono essere riempiti accuratamente con schiuma espansa adeguata durante la fase di posa.
Se necessario, i tasselli per l’ancoraggio meccanico vanno applicati dopo un intervallo di 2-3 giorni dall’installazione dei pannelli in EPS, fibra minerale o sughero garantendo così una maggiore stabilità del sistema.
Durante l'installazione di un cappotto termico, è fondamentale fissare immediatamente i tasselli quando si utilizzano pannelli in EPS con aggiunta di grafite o pannelli in fibra di legno. La tipologia di tassello va selezionata in base al tipo di supporto su cui il cappotto sarà applicato.
Tra il terzo e il decimo giorno dopo l’installazione, si procede con una prima rasatura utilizzando un adesivo rasante. Una volta che il rasante si è completamente asciugato, si può passare all’applicazione del primer.
Per il rivestimento della facciata, è consigliabile uno spessore di 1,2 o 1,5 millimetri, verificando che le condizioni di temperatura e umidità siano ottimali. È preferibile scegliere tonalità chiare e prodotti vernicianti con un indice di riflessione superiore al 25%.
Se si desiderano colori scuri e intensi, è possibile utilizzarli purché appartengano alla gamma di colori certificati e garantiti dall’azienda.
La posa del cappotto termico si conclude con l’applicazione di accessori specifici, come nastri autoespandenti, profili per davanzali e giunti di dilatazione, per garantire un risultato funzionale e duraturo.
Quali sono i principali errori da evitare per la posa del cappotto termico?
Prima di procedere con la posa del cappotto termico, è fondamentale valutare attentamente l'idoneità del supporto. A tal fine, occorre effettuare una serie di verifiche preliminari, tra cui un controllo visivo, una verifica dello spolvero, una prova di quadrettatura, un controllo della planarità e la battitura dell’intonaco.
È altrettanto importante utilizzare una quantità adeguata di colla. Anche il miglior adesivo non può garantire una perfetta aderenza del pannello al supporto se applicato in quantità insufficienti, rischiando di compromettere l’efficacia del cappotto termico.
Per assicurare una posa corretta del sistema isolante a cappotto, la colla deve coprire almeno il 40% della superficie del pannello isolante. Questo dettaglio è essenziale per garantire una buona adesione.
Un altro aspetto cruciale è lo sfalsamento dei pannelli, che deve essere di almeno 25 cm. Questo accorgimento previene la formazione di giunti visibili tra le lastre isolanti una volta completata la posa.
La rete di armatura, indispensabile durante la posa, deve essere completamente annegata in due mani di rasante, per uno spessore complessivo compreso tra 3 e 5 millimetri. Per la finitura, si raccomanda l'applicazione di un rivestimento a spessore.
Infine, per una posa eseguita a regola d’arte, è fondamentale considerare le condizioni climatiche. Fattori come vento, esposizione al sole e livelli di umidità possono incidere significativamente sul risultato finale e sulla durata del cappotto termico.

Quali sono i vantaggi che fornisce l’applicazione del cappotto termico?
Il sistema di isolamento a cappotto offre numerosi vantaggi, tra cui:
Un isolamento efficace dell’edificio: garantisce un clima interno più stabile e piacevole, assicurando un comfort superiore rispetto a edifici con facciate non isolate.
Con il cappotto termico è possibile ridurre significativamente i costi in bolletta. I consumi per il riscaldamento in inverno e il raffrescamento in estate diminuiscono sensibilmente, portando a un notevole risparmio energetico.
Protezione della facciata: il cappotto termico tutela l’edificio dalle intemperie e dagli agenti esterni. Inoltre, applicato su facciate esistenti, risolve problemi come ponti termici, crepe e cavillature, migliorando l’estetica e la durabilità delle superfici.
Una soluzione sicura e collaudata: utilizzato con successo in Europa da oltre 50 anni, il sistema a cappotto non è sperimentale. Se posato correttamente, garantisce prestazioni affidabili e di lunga durata.
Infine, il cappotto termico è un elemento imprescindibile per preservare o aumentare il valore di un edificio. Sul mercato immobiliare, gli edifici non isolati o con scarsa efficienza energetica sono sempre meno appetibili. Un acquirente, avendo la possibilità, sceglierà senza dubbio una soluzione dotata di isolamento termico a cappotto.
Il cappotto termico rappresenta una soluzione essenziale per la manutenzione della facciata. Mentre dedichiamo tempo e risorse alla cura di automobili e caldaie, spesso trascuriamo i nostri immobili. È invece fondamentale prendersi cura dell'involucro dell’edificio, proteggendolo e valorizzandolo attraverso interventi come l’applicazione del cappotto termico.
I colori termoriflettenti, grazie al loro elevato valore TSR (Total Solar Reflectance), aumentano la capacità di riflettere l’energia solare. Questo porta a numerosi benefici, tra cui una maggiore protezione delle facciate dovuta a un ridotto stress termico, un significativo risparmio energetico grazie alla diminuzione della temperatura superficiale delle pareti e una maggiore durata dell'estetica dei colori. Tutto questo è possibile senza rinunciare a un’ampia gamma di tonalità tra cui scegliere.
Queste soluzioni contribuiscono in modo determinante alla tutela del patrimonio naturale. Il settore edilizio è responsabile di oltre il 40% dei consumi energetici globali, che si traducono in enormi quantità di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Interventi mirati, come l’uso del cappotto termico abbinato a colori termoriflettenti, possono aiutare a ridurre significativamente questo impatto ambientale.
La certificazione del sistema a cappotto termico. Quali garanzie fornisce?
Quando si parla di sistema di isolamento a cappotto, non ci si riferisce semplicemente a un generico cappotto termico. Si tratta, invece, di un sistema completo in cui ogni componente - dai pannelli isolanti ai tasselli, dai rasanti alle colle e ai rivestimenti - viene accuratamente testato e certificato per garantire le migliori prestazioni quando utilizzati in combinazione.
Certificazione ETA
A livello europeo, la normativa EAD 040083-00-0404 (che ha sostituito la precedente ETAG 004) definisce il sistema a cappotto come un vero e proprio "kit", ovvero un insieme di elementi costruttivi predefiniti e specifici. Tra questi rientrano: collante, materiale isolante, tasselli, intonaco di base, armatura, intonaco di finitura e accessori vari.
Inoltre, in conformità alle direttive europee sui prodotti per l’edilizia, tutti i fornitori - produttori e rivenditori - sono obbligati a offrire esclusivamente sistemi ETICS (External Thermal Insulation Composite Systems) testati e certificati con marchio CE, secondo quanto stabilito dall’EAD 040083-00-0404 e dal relativo ETA (European Technical Assessment).
Scegliere un cappotto termico dotato di certificazione ETA rappresenta una garanzia fondamentale, assicurando una soluzione di alta qualità e conformità alle normative vigenti.
Certificazione EPD
La Certificazione EPD (Environmental Product Declaration) è un documento che garantisce la massima trasparenza sugli impatti ambientali associati alla produzione di un prodotto o servizio. Attraverso l’EPD, è possibile analizzare e misurare elementi chiave come il consumo di energia, l’uso di risorse naturali, le emissioni di CO2, i materiali impiegati per il packaging e la quantità di rifiuti generati.
L’EPD: uno strumento indispensabile per scelte sostenibili
L’EPD è un supporto essenziale per progettisti, architetti e acquirenti, aiutandoli a identificare soluzioni progettuali più sostenibili lungo l’intero ciclo di vita di un edificio.
Le polizze assicurative per i sistemi a cappotto: come funzionano?
Alcuni produttori offrono ai propri clienti l’opportunità di sottoscrivere polizze assicurative sui sistemi a cappotto, sviluppate in collaborazione con compagnie assicurative con cui hanno stipulato specifici accordi.
Queste assicurazioni coprono generalmente sia i costi di acquisto e posa del cappotto, sia le spese accessorie, come quelle per i ponteggi. Tale copertura può risultare indispensabile nel caso in cui si renda necessario rifare il lavoro, in parte o nella sua totalità.
È importante sottolineare che le polizze non sono obbligatorie. La loro sottoscrizione è una scelta facoltativa, valutabile dal committente, dall’impresa o dal progettista. Possono rappresentare un valore aggiunto e una forma di tutela supplementare, da consigliare eventualmente ai clienti.
Quando conviene fare il cappotto esterno?
Ristrutturazione: Il momento ideale per installare un cappotto termico esterno è durante i lavori di ristrutturazione. Questa soluzione consente di migliorare in modo significativo l’isolamento termico dell’edificio, ottimizzandone l’efficienza energetica.
Edifici con scarso isolamento: Abitare in un edificio privo di un'adeguata coibentazione può comportare dispersioni termiche e disagi. L’installazione di un cappotto termico esterno rappresenta una soluzione efficace per risolvere questo problema.
Aumento dei costi energetici: Se i costi di riscaldamento o raffreddamento risultano in costante aumento, potrebbe essere il momento di intervenire con un sistema di isolamento a cappotto, riducendo le spese e migliorando l’efficienza energetica.
Edifici con pareti umide: Un cappotto termico esterno non solo migliora l’isolamento, ma protegge anche le pareti da umidità e formazione di muffa, contribuendo a preservare la struttura e la salubrità dell’edificio.
Miglioramento estetico: Oltre ai vantaggi funzionali, il cappotto termico esterno offre un’occasione per rinnovare l’estetica dell’edificio. È possibile scegliere tra una vasta gamma di rivestimenti decorativi. Michele de Stefano propone un’ampia selezione di materiali e finiture, per coniugare design e funzionalità.
Normative energetiche: In alcune zone, le normative in materia di efficienza energetica possono rendere obbligatoria l’installazione di sistemi di isolamento termico. Il cappotto termico esterno è una soluzione che risponde efficacemente a tali requisiti.
Quali sono i materiali da utilizzare
Il mercato offre una vasta selezione di isolanti per sistemi di isolamento a cappotto. Scopriamo le caratteristiche principali dei pannelli ThermiKa proposti da Michele de Stefano per garantire un isolamento termico efficiente e ottimale:
EPS (Polistirene Espanso): Il polistirene espanso è uno degli isolanti più utilizzati in Italia e in Europa, grazie al suo eccellente rapporto qualità/prezzo. Certificato secondo la norma UNI EN 13163, il pannello EPS ThermiKa di Michele de Stefano offre le seguenti specifiche tecniche: λ = 0,036; µ = 30-70; resistenza al fuoco: Euroclasse E; densità: 20 Kg/m3.
EPS con Grafite: Arricchito con grafite per un isolamento termico superiore, questo pannello EPS è una soluzione avanzata. ThermiKa di Michele de Stefano garantisce: λ = 0,031; µ = 30-70; resistenza al fuoco: Euroclasse E; densità: 20 Kg/m3.
Lana di Roccia: Questo materiale è apprezzato per le sue eccellenti proprietà di isolamento termico e acustico, oltre alla sua resistenza al fuoco. Conforme alla norma UNI EN 13162, la lana di roccia ThermiKa di Michele de Stefano offre: λ = 0,036; µ = 1,5; resistenza al fuoco: Euroclasse A1; densità: 100 Kg/m3.
Fibra di Legno: Un isolante naturale ed ecocompatibile, conforme alla norma UNI EN 13168. I pannelli in fibra di legno ThermiKa di Michele de Stefano presentano queste caratteristiche: λ = 0,039; µ = 3; resistenza al fuoco: Euroclasse E; densità: 160 Kg/m3.
Sughero Autocollato: Perfetto per chi privilegia materiali 100% naturali, il sughero rispetta la norma UNI EN 13170. I pannelli in sughero ThermiKa di Michele de Stefano garantiscono: λ = 0,040; µ = 5-30; resistenza al fuoco: Euroclasse E; densità: 110 Kg/m3.
PIR (Poli Isocianurato): Questo pannello, certificato secondo la norma UNI EN 13165, è sinonimo di prestazioni termiche di alto livello. Le specifiche del PIR ThermiKa di Michele de Stefano includono: λ = 0,026; µ = 56; resistenza al fuoco: Euroclasse E; densità: 35 Kg/m3.
Aerogel: Considerato uno dei materiali più innovativi e performanti, garantisce un isolamento eccellente anche con spessori ridotti. Il pannello in Aerogel ThermiKa di Michele de Stefano si distingue per: λ = 0,015-0,016.
Resina Fenolica: Realizzato in schiuma fenolica espansa (PF) e rivestito con laminati in tessuto di vetro su entrambi i lati, questo pannello offre prestazioni termiche di altissimo livello. Il prodotto ThermiKa di Michele de Stefano vanta: λ = 0,021.